Inchiesta di Padova
10 Dic 2014
Fino ad oggi ero convinto che la sede più giusta per rispondere alle accuse fosse l’ aula di un tribunale e per questo non ho mai commentato le varie notizie di stampa che da anni riportano atti legati a segreto di ufficio relativi alla mega-inchiesta di Padova.
L’ ultima campagna di stampa orchestrata dagli amici di sempre della Gazzetta e di Repubblica, definita perfino da Marco Bonarrigo “giornalismo fuori controllo”, mi obbliga a cambiare comportamento, limitandomi ad alcune considerazioni.
DI LUCA - chi è costui? Ah... il ciclista positivo per Cera al Giro del 2009, che in cambio di un dimezzamento di squalifica fa importanti rivelazioni, “disegna il sistema”, parla di St. Moritz, del Teide, dove Ferrari effettua ”pratiche vietate quale l’ emotrasfusione”. Conosce tutto, Di Luca; peccato che io non lo abbia mai incontrato, né lui sia mai stato presente ai miei training camp, né mi risulti abbia mai frequentato quelle stesse località.
Di Luca, quello che, scontata la ridotta sanzione, andava nelle scolaresche a informare sul doping nello sport, giurando di aver sì sbagliato, ma di non farlo mai più, salvo poi risultare positivo ancora una volta all’ EPO, sempre al Giro d’ Italia dello scorso anno.
Danilo Di Luca, serpentello mio carissimo, temo che dovrai affrontare altri problemi, da aggiungere ai numerosi già accumulati in una “vita spericolata”.
SCARPONI : “Ma sei convinto che potevo vincere il Giro, o no?”
FERRARI: magari “se avevi una sacca vincevi”. Una battuta sul suo passato coinvolgimento nella Operacion Puerto, niente di più di questo. Il doping del resto è “argomento di conversazione”, da sempre, a tavola, nelle stanze dei corridori, nelle chiacchere da bar, senza che questo significhi chissà cosa.
“Me la feci il primo giorno”: per gli investigatori una sacca di sangue, più probabile si tratti di altro, visto il contesto.
VISCONTI - non commento nemmeno i farfugli riportati dalla Gazzetta: sicuramente doping ematico e albumina non sono mai stati argomento delle nostre conversazioni.
KREUZIGER - Roman, se non l’ hai ancora capito, i tuoi problemi col Passaporto Biologico sono il prezzo da pagare per averti seguito nel 2007 e per aver affermato che "Ferrari ti aveva prescritto solo programmi di allenamento", che è la sacrosanta verità.
A questo punta raccontala tutta, la verità: di come nel 2010 ti furono rinfacciate due telefonate al sottoscritto in cui chiedevi e poi declinavi una richiesta di riprendere la collaborazione.
Chi ti parlò di queste telefonate, come ne era a conoscenza? Forse era un tecnico, già allenatore di Di Luca, collaboratore, amico e perfino vicino di casa di uno dei Finanzieri agli ordini del PM Roberti dell' inchiesta di Padova?
TASCHLER - siamo proprio sicuri si trattasse di EPO? Magari poteva essere vitamina B12: Dobetin fiale 2000 u…, più piccole di quelle da 5000 u, da fare per metà : 1000u.
Le registrazioni sono del settembre 2010, la gara cui si fa riferimento (IBU cup) è di circa 4 mesi dopo (fine gennaio 2011)…
MAMMA SCHWAZER - “Sono preoccupata per Alex”. Come ho già descritto in passato, la signora Marie Luise mi contattò più volte al telefono, preoccupata del grave disagio psicologico di Alex e di problemi famigliari. Squallido esempio di sciacallaggio (che da solo merita una querela) la affermazione del giornalista: “Con il messaggio fa capire di sapere della frequentazione con Ferrari: per doping”.
PAOLO SLONGO - avrebbe, secondo gli investigatori, “contatti frequenti con Ferrari”: ebbene sì, tutte le mattine, fronte al buffet di colazione all' hotel Parador del Teide, con argomento: “meglio le uova con pancetta o il muesli con lo yogurt“...?
ATLETI CITATI - parecchi proprio non li conosco: Marco Marcato, Dimitri Kozontchuk, Ivan Rovny, Egor Silin.
FOTO di MONTECATINI - le aspettiamo tutti con ansia…