Cambio nell' Allenamento
01 Dic 2007
Non raramente mi è capitato che un ciclista, dilettante o professionista, mi abbia mostrato le tabelle di allenamento assegnategli dal suo DS, manager o allenatore e, con sorpresa, le abbia riconosciute come mie, risalenti a 10-15 anni prima.
A volte proposte con lievi modifiche, più spesso semplicemente fotocopiate.
Indagando, il corridore spesso rivela che sono uguali per tutti i compagni di squadra, e che chi le ha suggerite le adotta da anni, sempre le stesse.
Di solito chi gliele ha assegnate è un mio ex corridore, diventato nel frattempo DS o manager, o un allenatore che le ha avute tempo addietro da un mio assistito.
Non c'è nulla di male a (foto)copiare tabelle di allenamento, anzi devo dire che la cosa mi lusinga un pò...
Ma almeno due sono le cose da criticare in questo comportamento.
La prima è rappresentata dal fatto che a tutti (o quasi tutti) i componenti di quel gruppo venga proposto lo stesso schema di allenamento.
La seconda, altrettanto grave, è che lo stesso programma venga proposto, sempre uguale, in stagioni successive.
Riguardo la prima critica c'è poco da commentare: è poco probabile che la stessa preparazione vada bene per tutti, scalatori, passisti, velocisti, grassi, magri, forti e meno forti.
Un programma di allenamento deve essere personale e personalizzato a seconda delle necessità dell' atleta, ammesso che chi lo propone sia in grado di riconoscerle.
Occorre poi modulare, plasmare, riconsiderare e modificare (se necessario) la direzione del programma di allenamento a seconda della risposta dell' atleta, che va seguito e valutato frequentemente nella sua risposta al lavoro.
Sta all' esperienza, alla conoscenza e alla sensibilità del coach saper riconoscere, con umiltà e prudenza, eventuali errori e suggerire i giusti cambiamenti: in questo senso allenare è più un arte che una scienza.
Riguardo il secondo punto di critica, la esperienza di 30 anni di collaborazione con atleti di alto livello mi ha insegnato che l' allenamento, per essere efficace, va modulato, cioè deve proporre stimoli differenziati.
Va modulato all' interno della singola seduta di allenamento, nella qualità dei lavori, nella intensità e nella cadenza di pedalata.
Va modulato all' interno del microciclo, del macrociclo e di tutta la stagione, nel succedersi degli anni, nei rispettivi periodi di preparazione o agonistici.
Ripetere anno dopo anno lo stesso allenamento, copiando una tabella, non è mai la scelta ottimale, perchè l' atleta, nella sua evoluzione, è sempre diverso da se stesso.
Evolvendo l' atleta, modificare l'allenamento.
Ma anche cambiare nell' allenamento per migliorare l' atleta.